Le caldaie possono esplodere? Assolutamente si.
Tratto da “Le cause d’incendio e/o di esplosione nelle caldaie e generatori di calore in ambienti domestici” a cure del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La principale differenza fra la manutenzione ed il controllo fumi della caldaia è che la prima consiste in tutte quelle operazioni tese a conservare l’impianto in uno stato nel quale può adempiere alla funzione richiesta (la pulizia del bruciatore e dello scambiatore di regolazione, e la verifica del corretto ed efficiente scarico dei fumi), mentre la seconda consiste nell’analisi della combustione per verificarne il rendimento, la concentrazione di ossido di carbonio (CO) e l’indice di fumosità (prelevando i prodotti di combustione e misurando se i valori sono conformi ai valori di soglia indicati nelle norme).
Quindi la manutenzione ordinaria della caldaia prevede pulizia, controlli sulla sicurezza e sul funzionamento; mentre l’esame dei fumi, obbligatorio per legge, serve a misurare la quantità dei gas presenti nella combustione, tra i quali il monossido di carbonio, permettendo così di tenere sotto controllo sia la sicurezza sia l’inquinamento atmosferico. Minori emissioni di CO e CO2 significa infatti bruciare meno combustibile e quindi immettere nell’atmosfera meno fumi di scarico.
I rischi in caso di mancata revisione e controllo dei fumi della caldaia sono tipicamente 4:
- la fuoriuscita di gas (nel caso di apparecchi alimentati a gas metano o gpl). Le conseguenze possibili sono due: intossicazione e scoppio;
- la formazione di monossido di carbonio, causata dal consumo di buona parte dell’ossigeno presente in locali chiusi privi di buona areazione, possibile con tutti i tipi di combustibile. L’incidente può essere causato sia dal fatto che le fiamme brucino l’ossigeno, senza che ci sia un ricambio d’aria, sia dall’intasamento dei tubi di scarico dei fumi;
- l’incendio del combustibile (un rischio tipico del gasolio o del kerosene);
- gli incendi causati da cortocircuiti negli impianti elettrici che servono la caldaia, sia come causa prima dell’incidente che come conseguenza di un incendio o di uno scoppio provocato da altri fattori.
Le disgrazie più frequenti non sono provocate dalla fuoriuscita di gas. Questo perché i gas sono chimicamente odorizzati (di per sé sarebbero inodori) e perché la maggior parte degli apparecchi hanno dispositivi che impediscono la fuoriuscita quando la fiamma si spegne.
Il nemico più insidioso è il monossido di carbonio, un gas del tutto inodore che si forma, al posto dell’anidride carbonica, quando alla combustione è fornito poco ossigeno.
Il monossido è capace di provocare la morte di una persona in buona salute nel giro di una decina di minuti, causandole una progressiva spossatezza. Se si dorme, capita di non accorgersi di nulla. Se si è svegli, in genere si attribuisce il malore ad altro (per esempio un’intossicazione di cibo) quando basterebbe aprire una finestra per salvarsi.
CONTROLLARE L’IMPIANTO È DI FONDAMENTALE IMPORTANZA.
Il controllo deve essere eseguito da chi ne è abilitato, ovvero da “coloro che sono stati certificati dalla Camera di Commercio per lo svolgimento di attività da manutentore o installatore”.
Ai sensi dell’art. 15 del D.lgs n. 28/2011 che recepisce la Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, dal 1° agosto 2013, gli installatori devono obbligatoriamente disporre di tale certificazione, nel gergo nota come “patentino”, per installare e fare manutenzione di caldaie, caminetti e stufe a biomasse, sistemi solari fotovoltaici e termici, sistemi geotermici a bassa entalpia e pompe di calore. Si ricorda che a seguito della revisione della caldaia e del controllo dei fumi, deve essere rilasciato, dal tecnico, un rapporto di controllo da allegare al libretto di impianto. Copia di esso verrà trasmessa all’autorità competente, Comune o Provincia. Dal 15 ottobre 2014 è in vigore un nuovo libretto di impianto. Il nuovo libretto deve essere compilato per la prima volta dal manutentore.
La manutenzione degli impianti, apparecchi utilizzatori e canne fumarie deve essere inteso come un fattore di responsabilità non solo per coloro che la eseguono, ma anche per coloro che devono richiederla. Se temi di dimenticarla, affidati a noi, che ti ricorderemo regolarmente le scadenze di manutenzione.
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